Il delicato profilo di tre grandi papaveri, di cui uno ancora in attesa di sbocciare rivelando tutto il suo splendore, campeggia in primo piano, occupando buona parte della superficie di questa evocativa tela: questo inconfondibile fiore di campo, simbolo dell'esplosione di vivaci colori di cui la natura si riveste a cavallo tra la primavera e l'estate, è qui rappresentato in una veste insolita, privo del suo brillante rosso. Questo affascinante quadro materico, firmato da Paolo Rossini, è stato realizzato interamente a mano, utilizzando colori acrilici, ed è fissato ad un telaio estetico alto: la tela è dipinta anche lungo i bordi del quadro, accortezza che ne consente la collocazione a parete senza fare ricorso ad una cornice decorativa.
Le linee semplici, quasi abbozzate, che delineano i margini dello stelo del fiore, della sua corolla e dei tanti petali di cui essa si compone, sono ottenuti attraverso un sapiente utilizzo del nero, del grigio e del bianco, i colori dominanti di questa pregevole composizione. L'impressione che si ha, ammirando questo dipinto, è quasi quella di trovarsi di fronte ad un bozzetto, creato utilizzando un carboncino.
L'opera è impreziosita dall'effetto ruvido e tridimensionale conferito alla superficie della tela attraverso l'impiego di decorazioni in rilievo, che donano ai petali dei papaveri una ricercata texture a nido d'ape. A far da sfondo alla composizione è un bianco sporco solcato da crepe, che ricordano da vicino una superficie lignea verniciata consumata dal tempo.